Sull’origine della città ai piedi dell’Etna esistono diverse teorie.
Si narra che la città prese il nome proprio dal ciclope “Bronte” (tuono), che, intorno al 1200 A.C. insieme ai fratelli, lavorava nelle caverne del vulcano per forgiare i fulmini di Zeus e armi per gli eroi.
Una delle teorie avanzate dagli storici è che Bronte sia stata fondata dai greci, i quali spaventati dai continui brontolii dell’Etna, decisero di dedicare al Ciclope Bronte la nuova città.
La terra su cui sorge Bronte, grazie alla presenza del vulcano, è una terra molto ricca e a tratti sorprendente. La fama della città è preceduta da uno dei suoi frutti più preziosi: il pistacchio.
Attrazione turistica della città è sicuramente la raccolta, che avviene ogni due anni nel periodo che va dalla fine di agosto alla fine di settembre.
La raccolta del pistacchio brontese è così importante e conosciuta anche perché i frutti vengono colti come si faceva una volta, senza l’uso di alcun macchinario.
Tra le attrazioni turistiche come non menzionare l’escursione sul vulcano!
Si può attraversare in macchina la caratteristica strada in pietra lavica fino a Piano dei Grilli, e da lì poi proseguire a piedi.
Nel territorio etneo, al confine tra i comuni di Bronte e Maniace, si trova l’Abbazia di Santa Maria di Maniace, chiamato anche Castello Nelson.
L’edificio venne fatto costruire dalla regina Margherita di Navarra nel XII, in onore del comandante Giorgio Maniace e poi nel 1799 donato all’ammiraglio Horatio Nelson
Ad oggi, nella proprietà si possono osservare due torrette medievali e un grande parco, mentre all’ interno dell’edificio è presente un museo.
Infine, luogo magico, immerso nei pistacchieti: la Masseria Lombardo.
L’edificio risalente al 500 D.C, venne costruito dagli arabi e per alcuni secoli fu abitato da monaci che lo adibirono a cartiera, lavorazione della lana e delle pelli.
Nel 1975, grazie all’iniziativa di un privato, Nunzio Lombardo cominciò un’opera di restauro, salvaguardando manufatti e antichi strumenti utilizzati nel passato per diverse attività produttive e artigianali.
Queste attrazioni, sono sicuramente tappe obbligatorie per un viaggio nella terra del pistacchio!