Origini del pistacchio e varietà presenti nel mondo



Il pistacchio è una delle più antiche specie di frutta secca della storia. Le sue origini risalgono al Paleolitico, infatti reperti archeologici testimoniano la presenza del pistacchio già nel 6760 a.C. nelle terre della Giordania.

La storia di questa pianta si intreccia a miti, leggende e testi sacri: nel X sec. a.C, al tempo degli Assiri, i pistacchi erano considerati un privilegio riservato solo alla regina Saba e pochi eletti, mentre nella Bibbia si narra che nel 1802 a.C   al Faraone venne fatta un’offerta di mirra, miele mandorle e pistacchi dal profeta Giacobbe.

Ma furono gli Arabi, tempo avanti, ad orientare e aumentare la coltivazione del pistacchio in Sicilia dove sbarcarono nell’827. La coltivazione cominciò nelle terre in provincia di Agrigento e Caltanissetta, ma arrivò a Bronte solo intorno al XIX secolo, dove trovò l’habitat ideale per crescere e svilupparsi.

Non a caso i termini “frastuca” e“frastucara”, che stanno ad indicare rispettivamente il frutto e la pianta nel dialetto brontese, derivano dall’arabo.  Mentre il termine “frastucata”, utilizzato dagli anziani brontesi indicava un dolce tipico a base di pistacchio.

Dall’Asia minore, area geografica di origine, Iran, Pakistan, Palestina, Israele, questa pianta si è diffusa in Marocco, Libia, Turchia, Tunisia e dal 1873 è arrivata anche oltreoceano sviluppandosi in California, Australia, Nuova Zelanda, Nuovo Messico.

La produzione italiana, pur rappresentando una piccola porzione, l’1% della produzione mondiale, rappresenta comunque una nicchia di eccellenza.

Al mondo esistono 11 specie di Pistacia Vera localizzate principalmente in 4 aree geografiche, ma è proprio nel bacino del Mediterraneo e nell’ Asia Occidentale che si trova la maggior concentrazione di questa specie. Le sue caratteristiche uniche, quali ad esempio, la capacità di adattarsi a terreni particolarmente aridi e rocciosi è un tratto fondamentale che aiuta fortemente i tentativi di rallentare e bloccare la desertificazione.

Oltre la P V ci sono altre varietà coltivate in altre aree del mondo: la P terebinthus, che si adatta facilmente alle zone del litorale, la P atlantica, la P. lentiscus, specie molto diffusa nel bacino del mediterraneo.

Sono stati condotti diversi studi e ricerche sul genere Pistacia, proprio per il suo contributo contro la desertificazione, e questo ha portato all’ istituzione di una banca del germoplasma di Pistacia, oggi custodita allo “Jacob Blaustein Institutes for Desert Research”.

Frutto dalle origini antichissime e dalle caratteristiche uniche, il pistacchio è stato e resta non soltanto una fonte di nutrimento ma anche parte fondamentale delle diverse culture, quale in particolare quella siciliana.


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